LE INFEZIONI DEL TRATTO URINARIO (UTIs)

ARTICOLI SCIENTIFICI

Le infezioni del tratto urinario (UTIs) sono molto comuni nei piccoli animali, con una elevata prevalenza nel cane e nel gatto. La maggior parte delle UTIs è conseguenza di infezioni ascendenti; meno comunemente, i batteri colonizzano il tratto urinario per via ematogena.

Il gold standard per la diagnosi di UTI è l’esame batteriologico delle urine su campione prelevato con metodica sterile (cistocentesi). Se è consolidato richiedere l’esame batteriologico delle urine in presenza di segni clinici quali ematuria, pollachiuria, stranguria e periuria o in caso di alterazioni macroscopiche quali torbidità del campione o urine maleodoranti, è meno frequente eseguire questo esame in altre condizioni, che sono tuttavia dimostrate cause predisponenti di UTI.

Indicazioni per la richiesta dell’esame batteriologico delle urine, anche in assenza di segni clinici, possono essere:

  • Anomalie acquisite o congenite delle basse vie urinarie (ad esempio uraco, diverticoli, ectopia ureterale, reflusso vescico-ureterale);
  • Morbo di Cushing;
  • Patologie neurologiche (pazienti plegici/paretici) che impediscano un completo svuotamento della vescica;
  • Altre cause di incompleto svuotamento vescicale (presenza di calcoli in uretra, iperplasia/neoplasia prostatica);
  • Urolitiasi vescicale;
  • Diabete mellito;
  • Neoplasie del tratto urinario.

L’esito dell’esame colturale e dell’antibiogramma, unitamente all’inquadramento clinico del caso (ad esempio infezioni sporadiche, ricorrenti o batteriuria sub-clinica, che dovranno essere correlate al segnalamento) consentiranno di instaurare una appropriata terapia e un corretto monitoraggio secondo le International Society for Companion Animal Infectious Diseases (ISCAID) Guidelines for the Diagnosis and Management of Bacterial Urinary Tract Infections in Dogs and Cats (Vet J 2019; 247:8-25).

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