UREA E CREATININA NEL GATTO: VALORI DI RIFERIMENTO IN RAZZE DIVERSE

ARTICOLI SCIENTIFICI

Nella pratica clinica, l’interpretazione dei dati di laboratorio individuali si basa sul confronto del valore ottenuto con i ranges di riferimento per quella specie. Nella specie felina, molte razze derivano da un numero ridotto di predecessori, ed è ragionevole ritenere che possano essere attese peculiarità specifiche di razza per alcuni parametri clinici.

Un lavoro pubblicato sul Journal of Feline Medicine and Surgery dal Prof. Saverio Paltrinieri & Colleghi ha stabilito nuovi ranges di riferimento per diversi parametri emato-chimici ed in particolare dell’urea nelle razze Abissino, Birmano, Norvegese, Ragdoll e Siberiano e della creatinina per il Birmano e il Siberiano.

È intuibile come il reperto di una creatininemia oltre i ranges di riferimento, ed in particolare oltre il limite di 140 mmol/lt utilizzato per la stadiazione dell’International Renal Interest Society possa avere risvolti clinici significativi laddove si classifichi un paziente come nefropatico senza tenere conto delle caratteristiche specifiche di razza.

In conclusione, lo studio ha dimostrato, in base a caratteristiche clinico-patologiche, l’esistenza di peculiarità di razza e stabilito nuovi ranges di riferimento per diversi parametri emato-chimici.

Riferimenti bibliografici:

  1. Saverio Paltrinieri Fabrizio IbbaGabriele Rossi. Haematological and biochemical reference intervals of four feline breeds. J Feline Med Surg. 2014 Feb;16(2):125-36.
  2. Ferriani R, Mangiagalli G, Meazzi S et al. Hematologic and biochemical reference intervals in healthy Ragdoll cats. POSTER COMMUNICATIONS OF THE 30th ECVIM‐CA ONLINE CONGRESS 2‐5 September 2020.

Testo a cura di:

Andrea Zatelli e Paola D'Ippolito

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