PREVENZIONE LEISHMANIA

ARTICOLI SCIENTIFICI

Una delle armi più efficaci in tema di prevenzione della leishmaniosi canina è la lotta all’unico vettore biologico dimostrato del protozoo, il flebotomo, anche detto “pappatacio”. Le femmine ematofaghe sono presenti solo durante i mesi caldi dell’anno, da Aprile a Settembre/Novembre (in base alla latitudine), con attività che si concentra nelle ore notturne, dal tramonto all’alba. Al contrario di quanto accade per la lotta ad altri insetti, il controllo ambientale rivolto alle forme larvali così come l’utilizzo di insetticidi è difficilmente realizzabile a causa della impossibilità di identificare i numerosi focolai presenti in natura e di limitazioni di natura pratica.

Una delle strategie più efficaci in tema di prevenzione della leishmaniosi canina si basa principalmente nel limitare il contatto tra il flebotomo e il cane, mediante l’utilizzo di barriere meccaniche e di sostanze ad azione locale che limitino la puntura da parte dei vettori.

PROTEZIONE MECCANICA Durante le ore notturne dei mesi a rischio, a partire dal crepuscolo fino al sorgere del sole, gli animali possono essere tenuti al chiuso, con porte e finestre protette da “zanzariere” a maglia fitta (1-2 mm); le comuni zanzariere presenti nelle abitazioni non sono in grado di impedire l’ingresso dei flebotomi. Anche limitare le passeggiate nelle ore a rischio può rappresentare un accorgimento utile.

PROTEZIONE CHIMICA Si basa sull’utilizzo di sostanze ad uso veterinario efficaci nell’impedire la puntura da parte dei pappataci: tra queste sostanze sono annoverati i piretroidi sintetici (deltametrina e permetrina, tra le sostanze con la maggiore efficacia dimostrata). L’efficacia dei piretroidi di sintesi si esplica sia attraverso l’attività “no feeding” che attraverso un’azione insetticida diretta, con morte del vettore entro 24 ore dal contatto con la sostanza biocida. In Italia sono disponibili prodotti in gocce/spot-on, spray e collare. I prodotti in commercio proteggono dal morso dei pappataci per tempi diversi dopo la loro applicazione, a seconda del dispositivo scelto. Ogni mezzo di protezione presenta diversa attività in termini di insorgenza dell’azione e durata della stessa, ma per tutti è consigliabile un’applicazione almeno un mese prima dell’inizio della teorica stagione di trasmissione.

Da ricordare che le misure di prevenzione:

  1. vanno applicate sia in pazienti sani che soggiornino o debbano soggiornare in aree a rischio, sia in pazienti infetti/malati come strategia per limitare la diffusione della malattia;
  2. non offrono una protezione totale nei confronti della leishmaniosi; in Marzo-Aprile di ogni anno è utile testare i cani che vivono, o hanno soggiornato nell’anno precedente, in zone in cui può avvenire la trasmissione della malattia.

(testo a cura di: Andrea Zatelli e Paola D'Ippolito)

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