LA PROTEINURIA NEL GATTO (newsletter n°6/2018)

 (a cura di: Andrea Zatelli e Paola D'Ippolito)

 

Nel gatto, la proteinuria rappresenta un marker di malattia renale oltre che un importante fattore prognostico; trial clinici e studi retrospettivi hanno evidenziato che i gatti proteinurici hanno una progressione della malattia renale più rapida ed un rischio di morte per cause renali maggiore rispetto ai gatti non proteinurici. Un gatto affetto da proteinuria e nel quale la terapia antiproteinurica non sia efficace,  ha un rischio di morte per crisi uremica maggiore rispetto ad un gatto non proteinurico.
Nella specie felina, la striscia reattiva per urine non fornisce dei risultati attendibili per la ricerca della proteinuria o per la sua esclusione; lo screening della proteinuria, pertanto, deve essere effettuato tramite il rapporto Proteine Urinarie/Creatinina Urinaria (PU/CU).

Può essere utile effettuare il PU/CU, ed esami per la valutazione della funzionalità renale, in tutti i gatti affetti da malattie infettive (ad es. FeLV, FIV o FIP), da ipertiroidismo o sopra i 10 anni di età.

Come da indicazioni dell’IRIS (International Renal Interest Society, www.iris-kidney.com), sono considerati valori patologici e da trattare quelli in cui il PU/CU sia superiore a 0,4, anche in caso di creatinina ematica nei limiti di normalità.

Gli step da mettere in atto, in caso si renda necessario trattare un gatto proteinurico, sono i seguenti:

1. TRATTARE MALATTIE CONCOMITANTI – escludere patologie sottostanti in grado di determinare proteinuria e trattarle prima di instaurare terapia antiproteinurica. Se, nonostante la terapia per la patologia concomitante, permane proteinuria, si procederà come al punto 2.
2. DIETA PER NEFROPATICI –la somministrazione di dieta per nefropatici è efficace nel ridurre la proteinuria;  in alcuni gatti, è possibile ottenere una adeguata riduzione della proteinuria con la sola dieta, senza dover ricorrere all’utilizzo di farmaci. Se, dopo un mese di terapia dietetica, il gatto rimane proteinurico (PU/CU>0.4), si procede come al punto 3

3. ACE-INIBITORI e SARTANI - Gli ACE-inibitori ed i sartani sono farmaci efficaci nel ridurre la proteinuria. L’efficacia del trattamento viene stabilita tramite PU/CU dopo un mese di terapia farmacologica. La terapia della proteinuria è considerata efficace se al follow-up ad un mese, il valore di PU/CU risulta ridotto di almeno il 90% rispetto al valore di partenza o risulta inferiore a 0,2. Uno studio retrospettivo condotto al Royal College (UK) ha infatti dimostrato che solo i gatti con valori di PU/CU inferiori a 0,2 hanno una minore probabilità di decesso per cause conseguenti alla malattia renale.

 

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