(a cura di: Andrea Zatelli)
Screening della proteinuria nel cane
Una indagine epidemiologica svolta in Italia (Zatelli et al., 2016), ha evidenziato una prevalenza di proteinuria nel cane pari a circa il 25%. La proteinuria è considerata il primo marker di danno glomerulare e le glomerulonefriti molto spesso non si accompagnano a segni clinici di malattia facilmente identificabili, in modo particolare nelle fasi precoci. Si ha evidenza che l’identificazione precoce di una glomerulopatia proteinurica e l’impostazione di una adeguata terapia, sono efficaci nel rallentare la progressione della malattia renale e nel ridurre il rischio di mortalità per cause renali (Lees GE, Brown SA, Elliott J, et al. Assessment and management of proteinuria in dogs and cats: 2004 ACVIM Forum Consensus Statement (small animal). J Vet Intern Med 2005; Jacob F, Polzin DJ, Osborne CA, et al. Evaluation of the association between initial proteinuria and morbidity rate or death in dogs with naturally occurring chronic renal failure. J Am Vet Med Assoc 2005; IRIS Canine GN Study Group Standard Therapy Subgroup, Brown S, Elliot J, Francy T, et al. Consensus recommendations for standard therapy of glomerular disease in dogs. J Vet Intern Med 2013; Harley L., Langston C. Proteinuria in dogs and cats. Can Vet Jour 2012).
La mancanza di segni clinici specifici e l’elevata prevalenza delle glomerulopatie proteinuriche rendono necessaria la proposta di screening della popolazione canina, che offra la possibilità di identificare i cani affetti da malattia nelle fasi iniziali del danno renale.
Nel cane, in assenza di condizioni infiammatorie delle basse vie urinarie, è stata dimostrata una ottima correlazione tra proteinuria determinata su campioni urinari raccolti per minzione spontanea e per cistocentesi (Beatrice L, Nizi F, Callegari D, Paltrinieri S, Zini E, D'Ippolito P, Zatelli A. Comparison of urine protein-to-creatinine ratio in urine samples collected by cystocentesis versus freecatch in dogs. J Am Vet Med Assoc. 2010).
Nel cane è stata inoltre dimostrata la possibilità di utilizzare la striscia reattiva per urine per identificare i soggetti non proteinurici; i cani negativi alla striscia reattiva possono essere considerati come non proteinurici, mentre i cani le cui urine offrano un risultato positivo per proteine alla striscia reattiva dovranno essere confermati come proteinurici con la determinazione del rapporto Proteine Urinarie/Creatinina Urinaria (PU/CU) (Zatelli A, Paltrinieri S, Nizi F, Roura X, Zini E. Evaluation of a urine dipstick test for confirmation or exclusion of proteinuria in dogs. Am J Vet Res. 2010).
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