CITOPATOLOGIA
SCOPI:
DIAGNOSI:
- Diagnosi definitiva
- Riduzione del numero delle diagnosi differenziali
Esempio: identificare la natura della patologia flogistica o neoplastica
PROGNOSI:
- Fornire un concreto giudizio prognostico
TERAPIA:
- Indirizzare il clinico a terapie adeguate
VANTAGGI:
- Basso costo
- Velocità di esecuzione
- Atraumaticità (normalmente non necessita di anestesia locale o generale)
- Ripetibilità (prelievi non diagnostici o follow-up del paziente)
LIMITI:
- Possibilità di valutare solo una piccola parte della lesione
- Campioni non diagnostici (ipocellularità ed emodiluizione)
- Necessità di un supporto anamnestico e clinico (segnalamento, sintomatologia e terapia, descrizione della lesione, sede del prelievo, tipo di prelievo, eventuale sospetto diagnostico)
- Possibilità di errori (falsi positivi e falsi negativi)
RISCHI:
- Trauma (inconsistente o marginale)
- Emorragie (rare)
- Possibilità di diffondere metastasi di neoplasie (eventualità possibile, ma rara o poco frequente)
Un adeguato allestimento di preparati citologici rappresenta una condizione indispensabile per ottenere una diagnosi
IMPORTANTE!!! OTTENERE UN MONOSTRATO DI CELLULE NON DANNEGGIATE
- Il materiale prelevato con tecnica idonea deve essere IMMEDIATAMENTE deposto su un vetrino portaoggetti e strisciato, con tecnica idonea, per evitare essiccamento e coagulazione
- Inviare sempre almeno 2-3 vetrini, non fissati e non colorati
- I vetrini non vanno refrigerati
- I vetrini vanno tenuti lontano dalla formalina (dai campioni destinati all’istologia)
- I vetrini devono sempre essere etichettati con il nome; nel caso di prelievi multipli, anche con la sede del prelievo, utilizzando vetrini a banda sabbiata ed una matita (non si cancella con le colorazioni alcoliche)
L’etichettatura consente anche di identificare il lato in cui è presente il materiale strisciato
- Dopo la fissazione all’aria i vetrini devono essere conservati in contenitori idonei per il trasporto
- I vetrini devono essere sempre inviati con un foglio di accompagnamento (richiesta fornita dal laboratorio) in cui vanno indicati: generalità del veterinario e del proprietario, segnalamento del paziente, storia clinica breve, eventuali terapie in corso, età della lesione, sede del prelievo, tipo di prelievo, sospetto diagnostico
IMPORTANTE!!! In caso di linfoadenomegalia generalizzata è indicato il campionamento di più linfonodi, preferibilmente escludendo o evitando di campionare solo i linfonodi sottomandibolari poiché normalmente sottoposti a stimolazione antigenica cronica e facilmente confondibili con la ghiandola salivare
IL MATERIALE LIQUIDO DEVE RAGGIUNGERE IL LABORATORIO NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE SE NON SI POSSONO ALLESTIRE I VETRINI IN AMBULATORIO. LE ALTERAZIONI CELLULARI SONO PROPORZIONALI AL TEMPO INTERCORSO TRA PRELIEVO E STRISCIO SU VETRINO
INVIARE:
- CAMPIONE IN PROVETTA CON ANTICOAGULANTE K3EDTA
- CAMPIONE IN PROVETTA DA SIERO SENZA GEL SEPARATORE
- 2-3 STRISCI ALLESTITI DA MATERIALE FRESCO
La valutazione del liquido proveniente da un versamento cavitario prevede:
1) ESAME FISICO
Aspetto, colore, torbidità (cellularità), viscosità (concentrazione proteica), proteine totali, peso specifico, microHct
2) ESAME CITOLOGICO
-CONTA CELLULARE:
- eseguita con contaglobuli solo su campioni in K3EDTA
-ESAME MICROSCOPICO:
- eseguito su preparati strisciati tal quale
- eseguito su preparati citoconcentrati
3) ESAME BIOCHIMICO
Eseguito sul surnatante del campione, si possono effettuare tutte le determinazioni analitiche in funzione della sede del versamento e di un eventuale sospetto diagnostico:Colesterolo, trigliceridi, creatinina, urea, bilirubina, glucosio, ecc.
Su tutti i liquidi provenienti da versamenti cavitari è possibile eseguire colture batteriche per microrganismi aerobi ed anaerobi e/o micotiche e ricerca mirata di agenti eziologici specifici tramite metodiche di biologia molecolare (PCR)