#1 FELINE LOWER URINARY TRACT DISEASE (FLUTD)

ARTICOLI SCIENTIFICI

Con l’acronimo FLUTD (Feline Lower Urinary Tract Disease), che ha rimpiazzato la più vecchia nomenclatura di FUS (Feline Urologic Syndrome), vengono indicate tutte le patologie delle basse vie urinarie del gatto. Entrambi i termini sono stati utilizzati negli ultimi 50 anni per descrivere la combinazione di vari segni clinici quali stranguria, periuria, pollachiuria ed ematuria nei gatti che vivono in ambiente domestico. Nell’ultima decade, una migliore conoscenza dei meccanismi patogenetici e l’ausilio di nuove tecniche di indagine di laboratorio e strumentale ha aiutato a riconoscere e trattare molte delle cause sottostanti di FLUTD. Nonostante ciò, ancora oggi molte FLUTD non vengono eziologicamente identificate e, in una alta percentuale di casi, sono classificate come idiopatiche (Grafico n. 1 e Grafico n. 2).

Le FLUTD vengono genericamente suddivise in non ostruttive e ostruttive (grafico n.1 e grafico n.2).

FLUTD non ostruttive – si possono presentare con periuria, pollachiuria, stranguria ed ematuria. A causa dell’alta incidenza di recidiva (40-60% recidivano entro un anno dal primo episodio), spesso il paziente presenta storia precedente di problematiche alle basse vie urinarie. Prima di essere classificate come idiopatiche, è necessario escludere le cause litiasiche, i difetti anatomici e le patologie neoplastiche, le problematiche comportamentali e le infezioni. Indipendentemente dall’iter diagnostico seguito, ad oggi, circa il 65% delle FLUTD appartenenti a questo gruppo vengono diagnosticate come idiopatiche, il 15% litiasiche, il 10% dovute a difetti anatomici ed il 2% ad infezioni.

FLUTD ostruttive – si presentano solitamente con stranguria, in altri casi con pollachiuria quando la ostruzione è parziale. Molto frequentemente, il paziente viene portato a visita con segni clinici riferibili ad iperazotemia post-renale, più o meno gravi in base al livello di attenzione del proprietario ed alla tempestività d’intervento. È curioso osservare come i gatti con FLUTD ostruttiva in presentazione successiva alla prima (recidiva), presentino un’incidenza più bassa di complicazioni quali iperazotemia, iperpotassiemia etc. da ascrivere (probabilmente) alla maggiore attenzione posta dal proprietario all’animale dopo il primo episodio di ostruzione. Prima di essere classificate come idiopatiche, è necessario escludere le cause litiasiche, i difetti anatomici e le neoplasie, le infezioni associate a uroliti ed i plug. Circa il 60% delle forme ostruttive di FLUTD è conseguente a plug uretrali mentre il 30% vengono diagnosticate come idiopatiche; ancora, il 10% circa è dovuto a litiasi, di cui il 2% associato ad infezione.

Il corretto inquadramento del paziente affetto da FLUTD passa da un attento segnalamento e un’accurata anamnesi, dall’esecuzione di indagini di laboratorio (primo fra tutti l’esame delle urine) e di diagnostica per immagini che verranno trattate nello specifico nei prossimi post (...segue...)

 

 

Riferimenti bibliografici

  1. Danielle A Gunn-Moore, Feline Lower Urinary Tract Disease. JFMS (2003), 5, 133-138
  2. Jody P Lulich e Carl A Osborne, Improving your diagnosis and treatment of Feline Lower Urinary Tract Disease. AAHA Annual Meeting (2006), Nephrology and Urology session
  3. Jodi L. Westropp, Mikel Delgado, C. A. Tony Buffington,Chronic Lower Urinary Tract Signs in Cats. Current Understanding of Pathophysiology and Management. Vet Clin Small Anim 49 (2019) 187–209

 

Aggiornamento scientifico a cura di:

Andrea Zatelli DMV - Paola D’Ippolito DMV, MSc

(consulenti di Nefrologia/Urologia/Leishmania per ACV Triggiano)

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