IPORESSIA E MALATTIA RENALE CRONICA - CAUSE PIU' COMUNI (newsletter n°12/2018)

La riduzione dell’appetito contribuisce, unitamente agli aumentati fabbisogni energetici, alla perdita di peso a cui molti cani e gatti affetti da MRC vanno incontro. Il mantenimento, o il recupero, di un adeguato stato di nutrizione è di fondamentale importanza per il paziente affetto da MRC data la correlazione esistente tra cattivo stato nutrizionale e rischio di mortalità per cause renali. La riduzione dell’appetito e la perdita di peso sono particolarmente frequenti nella MRC in fase avanzata (creatinina ematica superiore a 3,5 mg/Dl), ma quali sono i fattori che contribuiscono all’instaurarsi dell’iporessia?

Spesso viene attribuito all’accumulo delle scorie azotate il ruolo cardine nella determinazione della nausea e della riduzione dell’appetito, unitamente alla scarsa appetibilità delle diete per nefropatici che possono diventare ancora più difficili da somministrare ad un animale ammalato e con un appetito particolarmente difficile. Se è vero che le scorie azotate hanno un ruolo importante nella comparsa della nausea e del vomito, e nella conseguente riduzione dell’appetito, vi sono numerosi altri fattori in grado di determinare iporessia e/o difficoltà nella prensione del cibo o nella masticazione. Per trattare l’iporessia è opportuno affrontare alcune problematiche, prima di proporre un cambio dietetico, che risulterà altrimenti difficile o impossibile.

Accumulo Scorie Azotate – stimolano il centro del vomito determinando l’insorgenza di nausea e vomito. Molti pazienti in MRC avanzata presentano un ulteriore incremento delle scorie azotate a causa della disidratazione. Ripristinare l’equilibrio idrico del paziente si rivela quindi fondamentale, unitamente all’instaurare modalità gestionali che aiutino a mantenere un corretto stato di idratazione del paziente.

Acidosi Metabolica – L’acidosi metabolica viene identificata con prevalenza crescente al crescere della creatinina ematica: viene considerata praticamente assente nei pazienti in stadi IRIS 1 e 2, difficilmente identificabile nei pazienti in stadio 3 iniziale (valori di creatinina inferiori a 3,5 mg/dl), facilmente identificabile in quelli in stadio 3 avanzato (creatinina compresa tra 3,6 mg/dl e 5 mg/dl) ed estremamente frequente, infine, nei pazienti in stadio 4. L’acidosi metabolica è in grado di causare riduzione dell’appetito, oltre ad aumento del catabolismo muscolare, ridotta tolleranza all’attività fisica e depressione del sensorio. Un paziente in acidosi metabolica grave non mangia e la correzione dei disordini acido base è di fondamentale importanza per trattare l’iporessia. Molti pazienti in stadio IRIS 4, pur mantenendo valori di creatinina estremamente elevati, traggono indiscusso giovamento dal controllo dei disordini acido base, migliorando sensibilmente la qualità di vita. Nei pazienti affetti da MRC in stadio avanzato, la somministrazione di farmaci atti a correggere l’acidosi metabolica può rendersi necessaria a vita.

Disordini elettrolitici – ipopotassiemia, iperfosfatemia e ipocalcemia possono contribuire alla comparsa di iporessia. Quando presenti, i disordini elettrolitici devono essere corretti con integrazioni (nei casi di ipopotassiemia e ipocalcemia) o tramite la riduzione dell’assunzione e/o dell’assorbimento a livello intestinale (iperfosfatemia).

Lesioni al cavo orale – Cani e gatti in MRC avanzata possono presentare lesioni al cavo orale che rendono la prensione e masticazione del cibo praticamente impossibile a causa del dolore. È più facile riscontrare lesioni del cavo orale in cani e gatti affetti da parodontopatie. L’identificazione di lesioni in grado di determinare dolore può richiedere l’impostazione di una terapia analgesica, oltre a terapia topica ed eventuale ricorso ad alimentazione con sondino.

È evidente l’utilità, oltre alla visita clinica, degli esami di laboratorio, che ci permetteranno di identificare e successivamente trattare le possibili cause di iporessia.

Nel prossimo post ci occuperemo della terapia dell’iporessia.

 

 testo a cura di: Andrea Zatelli e Paola D'Ippolito

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