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ISTOPATOLOGIA

ISTOPATOLOGIA

PROTOCOLLO PER PRELIEVO E INVIO DI CAMPIONI ISTOLOGICI

Come realizzare dei prelievi istologici corretti, ovvero come ottimizzare i risultati del laboratorio di istopatologia:

  • Se esistono più neoformazioni sullo stesso organo/pezzo d’exeresi, praticare tanti prelievi quante sono le neoformazioni (per esempio ciò è valido soprattutto per i tumori mammari multipli, che possono avere strutture e prognosi differenti). I prelievi vanno sempre quindi identificati o con punti di sutura o in contenitori differenti o con colori diversi, riportando sulla scheda anamnestica la relativa didascalia.
  • Una neoplasia di piccole dimensioni non è sinonimo di benignità. Le piccole neoformazioni devono essere spedite per intero, dopo essere state almeno parzialmente sezionate in due parti simmetriche, in modo che la formalina possa agire efficacemente anche in profondità. Ciò è da farsi sempre quando si inviano al laboratorio masse con almeno uno degli spessori/diametri superiore a 1-2 cm. È importante segnare sempre i margini di escissione chirurgica mediante inchiostro di china o tempere colorate: diversi colori saranno utilizzati per identificare i margini craniale, caudale, dorsale o ventrale. Prima di fissare in formalina i materiali bisogna fare adeguatamente assorbire/essiccare i colori per 20-30 minuti.
  • Le masse di grandi dimensioni che non possano essere consegnate o spedite al laboratorio per intero dovranno essere sottoposte a prelievi multipli. Bisogna evitare di inviare all’analisi solo il centro di tumori voluminosi che normalmente si presenta ischemico, emorragico o necrotico. Inviare invece la porzione più periferica (corteccia tumorale), dove si troveranno anche numerosi vasi linfatici eventualmente sede di embolie neoplastiche e quindi di alto valore diagnostico e prognostico. Anche in questo caso bisogna eseguire sempre sezioni che consentano una adeguata fissazione veloce del materiale, ricordandosi che la formalina penetra bene fino a 1-2 cm di spessore. Bisogna identificare ogni singolo pezzo ottenuto con i metodi sopra descritti.
  • I tumori splenici possono creare problemi anche maggiori. Per il prelievo bisogna sempre evitare le zone necrotiche e/o emorragiche ed invece eseguire prelievi nelle bande tissutali intra- o peri-tumorali che appaiono in genere più dense e più bianche. La milza in toto poi è bene non inviarla mai in quanto prima che la formalina possa penetrare in profondità ed adeguatamente fissare i tessuti iniziano i fenomeni di lisi e necrosi. È indispensabile quindi preparare dei tasselli sempre di 1-2 cm e procedere come indicato sopra con la loro identificazione.

 

I problemi che più di frequente si verificano si possono così riassumere:

  1. Prelievo non adeguato di tessuto (scarso, con metodo errato quale elettrobisturi, rovinato dalle manualità messe in atto)
  2. Fissaggio con formalina esausta, non tamponata, con concentrazione maggiore od inferiore al 10%
  3. Contenitori/vasi non idonei per l’istologia: vetro, plastica fragile, non a tenuta stagna, con apertura strozzata od inadeguata per estrarre il materiale fissato sono alcuni esempi
  4. Fissativo in quantità insufficiente
  5. Scheda anamnestica lacunosa, mal compilata, assente
  6. Scambio di campioni tessutali prima della spedizione
  7. Preparazione e spedizione per posta o corriere del materiale in pacchi/buste non idonei

CUTE

  • prelevare i campioni tramite biopsy punch o tramite escissione di losanga;
  • appoggiare il campione prelevato su cartoncino leggero, cercando di rispettare la stratigrafia cutanea ed attendere pochi minuti;
  • trasferire i prelievi bioptici in apposito contenitore a tenuta ermetica ed imboccatura larga, cui aggiungere un quantitativo di formalina tamponata 10% tale da rispettare un rapporto tra materiale bioptico e conservante di almeno 1:8.
  • compilare il modulo di richiesta ed inviare al laboratorio

AGOBIOPSIE

  • trasferire il campione prelevato in apposito contenitore a tenuta ermetica cui aggiungere un quantitativo di formalina tamponata 10% tale da rispettare un rapporto tra materiale bioptico e conservante di almeno 1:8.
  • compilare il modulo di richiesta ed inviare al laboratorio

TESSUTI VARI

  • campionare il tessuto patologico allestendo frammenti di lunghezza non superiore ai due centimetri, che comprendano sezioni morfologicamente e macroscopicamente rappresentative della lesione in esame, possibilmente mantenendo nella sezione almeno una piccola porzione di tessuto morfologicamente indenne;
  • trasferire quindi i campioni in apposito contenitore a tenuta ermetica cui aggiungere un quantitativo di formalina tamponata 10% tale da rispettare un rapporto tra materiale bioptico e conservante di almeno 1:8.
  • compilare il modulo di richiesta ed inviare al laboratorio

NEOFORMAZIONI

  • neoformazioni voluminose asportate chirurgicamente in toto devono essere campionate prima della fissazione, allo scopo di produrre sezioni dello spessore non superiore al centimetro, che includano le porzioni superficiali o capsulari della lesione e porzione dei tessuti sottostanti sufficientemente rappresentative delle alterazioni morfologiche macroscopiche riscontrate.
  • Se si desidera inserire tutta la neoformazione è necessario utilizzare apposito contenitore di diametro sufficientemente capace da permettere il galleggiamento della massa tissutale. Indispensabile in tale caso eseguire sezioni profonde sulla superficie della neoplasia per favorire la penetrazione del fissativo nelle porzioni profonde del tessuto.
  • In tutti i casi i tessuti campionati devono essere trasferiti in apposito contenitore a tenuta ermetica ed imboccatura larga, cui aggiungere un quantitativo di formalina tamponata 10% tale da rispettare un rapporto tra materiale bioptico e conservante di almeno 1:8.
  • compilare il modulo di richiesta ed inviare al laboratorio.

E’ necessario utilizzare contenitori ad hoc, a chiusura ermetica ed imboccatura larga, di grandezza adeguata alle dimensioni del campione da inviare, in caso di necessità possono essere richiesti in laboratorio; tali contenitori vanno accuratamente chiusi ed è necessario accertarsi che non vi siano perdite di liquido.

E’ assolutamente sconsigliato l’utilizzo di contenitori improvvisati, in particolare barattoli di vetro e contenitori per le urine sprovvisti di chiusura ermetica. 

Sul contenitore è necessario riportare il cognome del proprietario o altra identificazione, assolutamente corrispondente a quella indicata nel modulo di richiesta. 

Il modulo di richiesta, dedicato e scaricabile dal sito, deve essere debitamente compilato in tutte le sue parti.

E' fondamentale il segnalamento completo del paziente, l’accurata descrizione e l’indicazione della sede della lesione e le modalità di campionamento; al fine di aumentare l’accuratezza della diagnosi istologica è importante fornire al patologo più informazioni possibili sull’evoluzione della lesione, sintomatologia, reperti di diagnostica per immagine, analisi di laboratorio ed ogni altra informazione ritenuta rilevante per la diagnosi.

Qualora vengano effettuati più prelievi, questi devono essere inviati separati, oppure nello stesso contenitore, in quest’ultimo caso, è necessario contraddistinguerli mediante fili da sutura, o altro che si ritenga adeguato; ovviamente nel modulo di richiesta è necessario riportare i riferimenti per ogni campione ed il numero di campioni inviati. 

La valutazione dei margini verrà effettuata senza costi aggiuntivi; è tuttavia necessario segnalare adeguatamente i margini di escissione al fine di rendere orientabile il campione. Le sedi da valutare devono essere indicate con inchiostro di china, coloranti specifici o punti di sutura. 

I tempi di refertazione sono di circa 7/10 giorni lavorativi, con debite eccezioni riguardanti i campioni di tessuto osseo che richiedono tempi di processazione più lunghi a seguito degli indispensabili processi di decalcificazione, i campioni che richiedono l’allestimento di ulteriori sezioni o colorazioni speciali aggiuntive.

Sui campioni già inviati al Laboratorio potranno essere eseguiti approfondimenti di immunoistochimica, biologia molecolare o colorazioni speciali, su indicazione del patologo e previa richiesta.