RETICOLOCITI

L’ADVIA 120, considerato il gold standard nella conta cellulare sfruttando la metodica della citometria a flusso, ha la possibilità non solo della conta differenziale dei rossi e dei reticolociti ma anche di calcolare una serie di parametri che possono aiutarci nel formulare un sospetto di anemia ferro-priva, prima ancora della comparsa di alterazioni nell’emogramma.

Nel profilo reticolocitario che il laboratorio propone, i parametri hanno una lettera minuscola finale:

r sta per reticolociti, m sta per globuli rossi maturi e g sta per eritrociti e reticolociti insieme.

E’ da ricordare che i reticolociti hanno un volume medio (MCVr) superiore del 20-25%  e una minore concentrazione cellulare di emoglobina (CHCMr) rispetto agli eritrociti maturi, mentre presentano un maggior contenuto di emoglobina (CHr) espressa in picogrammi.

Va ricordato qui che i reticolociti  sono una popolazione cellulare numericamente inferiore ai globuli rossi (giornalmente ne vengono prodotti circa 1% del numero dei globuli rossi) e, soprattutto, sono una popolazione omogenea temporalmente, avendo tutti la stessa età poiché maturano, in circolo, ad eritrociti nel giro di 24-48 ore.

Una diminuzione del CHr esprime una iniziale carenza di ferro con conseguente scarsa emoglobinizzazione dei reticolociti; da ricordare che anche a gravi enteropatie e flogosi croniche possono conseguire scarsa disponibilità marziale per la eritropoiesi.

Hypo è la sigla che si riferisce alla misura della popolazione dell’ipocromia sia dei rossi che dei reticolociti. Va da se che negli stati carenziali, la popolazione ipocromica cresce.

Così come l’MCVr tende a diminuire, considerando però che alcune razze come l’Akita e lo Shiba Inu hanno fisiologicamente , perché predisposte geneticamente, una produzione di eritrociti più piccoli.